Oncologia Gastroenterologica

Questa sezione comprende nozioni di epidemiologia, eziologia, sintomatologia, diagnosi, terapia e prognosi delle principali neoplasie del tratto gastroenterico. Sono inclusi i tumori della colecisti e delle vie biliari, i tumori del fegato e del pancreas.

Saturday, August 19, 2006

LINFOMA GASTRICO
Rappresenta una percentuale variabile tra l'1 e il 10% dei tumori gastrici. Lo stomaco può essere interessato nell’ambito di un linfoma polifocale, oppure può essere l’unica localizzazione; tuttavia, per rientrare in quest'ultima definizione, è necessario che la malattia risponda ai criteri di Dawson:
- assenza di linfoadenopatie periferiche o mediastiniche
- assenza di elementi patologici nel sangue periferico o nel midollo osseo
- localizzazione esclusiva allo stomaco

Anatomia patologica. Il linfoma gastrico è nella maggior parte dei casi un linfoma a cellule B; origina dal tessuto linfatico sottomucoso e si localizza prevalentemente all’antro. Il MALT-linfoma invece origina dal tessuto linfatico mucoso, ha basso grado di malignità ed è legato all’infezione da HP. Ha morfologia variabile: può essere infiltrativo, ulcerativo, nodulare, polipoide, misto.

Clinica. È aspecifica e ricorda da vicino quella del carcinoma gastrico (dolore epigastrico, dispepsia, anoressia, nausea, vomito, disfagia, astenia, anemizzazione). Può anche perforarsi. In alcuni casi è palpabile.

Diagnosi. Rx ed endoscopia spesso non permettono di distinguere tra linfoma e carcinoma, ma alcuni elementi possono dare il sospetto che si tratti di un linfoma:
- coinvolgimento del duodeno
- esteso ispessimento delle pliche gastriche senza restringimento del lume
- paziente in buone condizioni
Se la lesione è ulcerata può essere confusa con una ulcera peptica, che tuttavia farà venire dei dubbi per la localizzazione atipica.
Il problema è che spesso neanche la biopsia è dirimente, perché il tessuto neoplastico può essere localizzato solo alla sottomucosa; pertanto si possono rendere necessarie una biopsia profonda e una o più biopsie intraoperatorie.
Per la stadiazione è necessario indagare eventuali linfoadenopatie superficiali ed epato-splenomegalia; possono essere eseguite, a seconda dei casi, una ecografia, una ecoendoscopia, delle biopsie midollari, una Rx torace e digerente, una TC torace e addome.

Terapia. Ad eccezione dei linfomi MALT, la chirurgia ha ancora un ruolo importante nel trattamento del linfoma gastrico, in quanto:
a) consente una completa stadiazione addominale
b) rappresenta la terapia radicale nelle forme localizzate, mentre nelle forme estese è associata alla chemioterapia e alla radioterapia, anche per evitare le perforazioni dovute alla necrosi
conseguente alla terapia
L’intervento di scelta è un’ampia gastroresezione con linfoadenectomia perigastrica; la gastrectomia totale ha solo indicazione di necessità, rappresentata dall’esteso interessamento gastrico.
La sopravvivenza a 5 anni si attesta attorno al 50%.

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